Le criptovalute stanno conquistando il mercato immobiliare italiano

Il settore immobiliare, come tradizione vuole, solitamente è uno di quelli più ancorati alle antiche dinamiche finanziarie, uno di quelli in cui il vento del cambiamento fa più fatica a spazzar via i vetusti dettami. Nonostante ciò, il fenomeno dirompente delle criptovalute è riuscito a scalfire tali certezze.

Sebbene si sia appena agli inizi e la prima compravendita immobiliare effettuata in Italia in valuta digitale risalga al 2018, le cose sembrano aver preso una piega ben precisa e sono sempre più i gruppi immobiliari che consentono l’acquisto di immobili mediante tale sistema di pagamento.

Ma in che modo il mercato immobiliare italiano ha reagito al fenomeno delle criptovalute e quali dinamiche si sono messe o stanno per mettersi in moto?

Scopriamolo.

 

La storia recente

Considerando che la prima vendita immobiliare al mondo eseguita ricorrendo ai Bitcoin è datata Settembre 2017, nello specifico ad Austin, Texas, fa sicuramente riflettere come il mercato italiano abbia saputo reagire in maniera inaspettatamente reattiva persino rispetto a Paesi che potevano godere di maggiori opportunità.

 

Come detto, infatti, la prima compravendita di un immobile tramite criptomonete su suolo italiano si è avuto a Torino agli inizi del 2018 e solo dopo pochi mesi si è registrato un caso analogo a Roma.

 

Ma attualmente qual è la situazione?

La situazione è in totale divenire, ma fondamentalmente poggia su solide basi. Il gruppo immobiliare Barletta, ad esempio, è il primo a essere ufficialmente aperto alla possibilità di poter comprare un immobile mediante criptovalute.

Difatti a Roma, nel solo quartiere di San Lorenzo, sono centinaia gli appartamenti in costruzione o già disponibili per un eventuale acquisto tramite questa modalità.

 

Ovviamente si potrebbe pensare che tutto dipenda da una sorta di febbre mediatica e l’intera operazione sia solo il prologo di uno strategico ritorno d’immagine, ma le cose sono ben diverse.

Sfogliando gli annunci dei più accreditati e famosi portali immobiliari, infatti, si può appurare come anche i privati si stiano muovendo verso questa direzione e ormai trovare le criptovalute come sistema di pagamento tranquillamente accettato non è più una chimera, ma una pura e semplice attestazione dei fatti.

 

Ovviamente le domande che sorgono a tal proposito sono perfettamente ammissibili e riguardano non solo la sostenibilità economica di un sistema di pagamento particolarmente soggetto a fluttuazioni, ma soprattutto la sua liceità e conformità davanti alla legge.

 

Comprare un immobile tramite criptovalute è davvero possibile?

Avendo appena illustrato come siano sempre di più i gruppi immobiliari che si stanno aprendo a tale fenomeno, la domanda in sé potrebbe anche apparire scontata e retorica, però è opportuno fare un po’ di chiarezza in merito.

Da un punto di vista squisitamente tecnico, infatti, effettuare una compravendita immobiliare mediante Bitcoin, per citare quella che è forse la più nota tra le valute digitali, è assolutamente possibile a patto però di porre l’attenzione ad alcuni specifici e importanti fattori.

 

Una tipologia d’investimento particolarmente sentita in Italia, come quella riguardante il mattone, necessita di una sorta di conferma prima di tutto morale e poi giuridica considerando che le criptovalute sono un asset finanziario relativamente recente.

Da un punto di vista legale, la situazione è perfettamente chiarita da un’apposita risoluzione a opera dell’Agenzia delle Entrate, specificatamente la n.72/E del 2 Settembre 2016, la quale ha certificato la piena ammissibilità a ricorrere alle valute digitali come mezzo di pagamento congruo e accettabile.

 

Da un punto di vista morale, invece, è essenziale ricordare come un accordo tra le due parti chiamate in causa nella compravendita sia assolutamente imprescindibile, affinché possa essere finalizzata con successo.

Inoltre bisogna anche tener conto degli aspetti fiscali che attualmente sono ancora oggetto di studio per questa specifica modalità.

 

Criptovalute e mercato immobiliare: Quale futuro?

Se il mercato estero guarda con estremo interesse al fenomeno delle criptovalute e sembra aver ormai sdoganato definitivamente un loro utilizzo anche nel settore immobiliare, la situazione in Italia è destinata a crescere di pari passo o a subire una drastica inversione di rotta?

I pareri a riguardo sono innumerevoli e, com’è logico presupporre, si è ancora lontani da un’uniformità di giudizio. Tuttavia sussistono degli elementi configurabili come punti fermi anche dagli esperti del settore.

 

Tra questi, ad esempio, c’è l’amministratore delegato del notorio sito Immobiliare.it, il quale ha ben illustrato in un recente intervento come il mercato immobiliare, nonostante potesse trincerarsi dietro un netto rifiuto di questo nuovo asset, ha saputo dimostrare una fluida dinamicità accogliendo un mezzo di pagamento che certamente presenta numerosi fattori di rischio.

Il rischio principale, nemmeno a dirlo, è rappresentato dalle profonde fluttuazioni che affliggono le altcoins, però rifiutarsi di riconoscere l’importanza di questo fenomeno potrebbe essere controproducente nel lungo periodo.

 

Allora qual è la soluzione? Semplicemente far sì che in tempi più rapidi possibili venga istituita una regolamentazione nazionale o sovranazionale che possa aiutare a far luce sulla faccenda, a chiarire tutti gli aspetti su cui c’è ancora confusione e a far in modo che venditore e acquirente possano finalizzare qualsivoglia acquisto in maniera affidabile e soprattutto sicura.

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